26 Mar Sindrome di Tourette: energia compressa
La sindrome di Tourette è un disturbo neurologico, definito anche semplicemente “la malattia dei tic”, che causa dei tic motori e fonici multipli e involontari. Queste manifestazioni involontarie, estenuanti, ripetute moltissime volte, possono essere sospiri, raschiamento di gola, movimento della spalla, torsione della testa, colpo di tosse, una vocale ripetuta oppure una parola in mezzo al discorso. Insorge durante l’infanzia, o l’adolescenza, e condiziona la vita sociale e scolastica dei giovani pazienti.
Spesso i tic non sono gli unici sintomi, in quanto, a essi, si associano altri disturbi neuropsichiatrici e deficit di attenzione, iperattività e disturbi comportamentali.
La ricerca ha rilevato una quantità significativamente maggiore di materia grigia nel talamo, ipotalamo e mesencefalo dei pazienti affetti da questa sindrome. La materia grigia è la parte del cervello in cui vengono elaborate le informazioni: più materia grigia è presente, più le cellule nervose lavorano trasmettendo segnali in maniera eccessiva generando impulsi involontari quali sono, appunto, i tic.
Molte persone affette dalla sindrome di Tourette spiegano che i loro tic partono soprattutto in risposta a sensazioni insolite, come se quella parte del corpo non fosse gestibile o dipendente dalla loro stessa volontà, il tic infatti è un sollievo che li aiuta a sentirsi meglio.
Problema serio è come gestire socialmente questo disturbo. È una condizione molto complessa da gestire e in Italia è poco conosciuta: l’intervento pratico riguarda sedute di terapia cognitivo-comportamentale per “educare” a superare i tic oppure a conviverci mettendo in atto strategie alternative per “scaricare” l’energia compressa dedicata alla manifestazione involontaria. Solo se il caso è particolarmente grave, si ricorre ai farmaci.
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