03 Feb Nausea, non solo un sintomo gravidico
La nausea è una sensazione di malessere generale e non ben definito che si avverte a livello della gola (faringe) e dello stomaco. Un fastidio molto comune che può insorgere improvvisamente o persistere per tempi più lunghi.
Non si tratta di una condizione patologica di per sé, ma è, piuttosto, essa stessa un sintomo, il campanello d’allarme di qualcosa che non va, e in molti casi, rappresenta una sorta di meccanismo di difesa dell’organismo.
Quindi non va mai sottovalutata, soprattutto se si ripresenta con una certa frequenza.
A volte, per risolvere il problema, si può ricorrere a rimedi naturali.
Le cause scatenanti la nausea sono molte e di origine diversa. Tra quelle gastrointestinali ci sono soprattutto indigestione, gastrite cronica o problemi all’intestino, ma anche colite, epatite, cirrosi, calcolosi della cistifellea, patologie del pancreas (come la pancreatite). Anche il reflusso gastroesofageo si accompagna spesso a un senso di nausea.
Altre cause della comparsa di nausea sono:
- vertigini
- influenza, il raffreddore e altre infezioni virali
- diabete
- infezioni dell’orecchio
- calcoli renali
- ernia iatale o ulcere
- intossicazione alimentare
- allergie e intolleranze alimentari, che oltre alla nausea possono scatenare crampi alla pancia e dolori addominali
- mal di schiena localizzato a livello delle vertebre cervicali.
Altra causa di nausea può essere la gravidanza: la nausea gravidica è tipica soprattutto dei primi mesi di gestazione ed è principalmente dovuta a fattori di tipo ormonale, all’inizio, infatti, si verifica un brusco aumento di alcuni ormoni (gonadotropina corionica, estrogeni e progesterone), che hanno la capacità di raggiungere e stimolare i centri che controllano il riflesso della nausea e del vomito, posti nell’ipotalamo.
Episodi di nausea, se associati a un dolore nella regione dello stomaco, possono essere la spia di qualcosa che non funziona a livello del cuore, può essere infatti uno dei sintomi dell’infarto, oppure, se associati a forti sintomi dolorosi all’addome o all’inguine, possono essere il segnale d’inizio di un episodio colico, rispettivamente biliare o renale.
È, inoltre, una compagnia frequente di chi soffre di disturbi alimentari, e di un rapporto alterato nei confronti del cibo, come chi è affetto da anoressia (che rifiuta sistematicamente di mangiare) o da bulimia (mangia in modo incontrollato fino a che preso dal senso di colpa e dalla nausea può arrivare ad auto-indursi il vomito).
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