26 Mag Lupus: patologia multifattoriale
l lupus eritematoso sistemico (LES), comunemente conosciuto solo come lupus, è una patologia a carattere cronico e autoimmune, dovuta ad una attivazione incontrollata e spropositata del sistema immunitario con conseguente infiammazione dei tessuti dell’organismo.
Tale processo può interessare qualsiasi organo e apparato, determinando sintomi e quadri clinici caso-specifici. In linea generale, si stima che le più colpite siano le donne con un rapporto di 9 a 1 rispetto ai maschi. Oltre al caso, il lupus sembra interessare soggetti aventi una certa predisposizione genetica, che non sembra, però, almeno per gli studi sino ad ora condotti, ereditaria, tant’è vero che raramente interessa più membri di una stessa famiglia.
Il lupus è una malattia talmente complessa e avente diverse sfaccettature che è difficile individuare un’unica causa: l’eziopatogenesi è, dunque, multifattoriale.
Ad innescare la malattia contribuiscono una combinazione di fattori genetici, ambientali (esposizione al sole, infezioni, stress importanti, farmaci) e ormonali, che concorrono all’iperattivazione del sistema immunitario alla base della malattia. Nei soggetti affetti il sistema immunitario, difatti, produce non solo anticorpi dalla funzione protettrice nei confronti degli agenti estranei, ma anche anticorpi in eccesso che attaccano le cellule e i tessuti sani dell’organismo stesso, divenendo così autoanticorpi.
A secondo del primo organo o tessuto colpito, gli iniziali sintomi possono essere diversi: quelli più comuni sono stanchezza e malessere generale, febbre intermittente o continua, calo di peso e perdita dell’appetito; in seguito i sintomi specifici sono delle manifestazioni cutanee e articolari. In particolare, le manifestazioni cutanee possono essere eritemi, spesso a livello del naso e delle guance, fotosensibilità, ulcerazioni delle mucose del naso e della bocca. Per quanto concerne i dolori articolari questi vanno dall’essere lievi e migranti a intensi e associati a gonfiore delle articolazioni interessate. Il coinvolgimento ultimo riguarda gli organi: possono verificarsi pleurite, pericardite, disfunzioni renali o del sistema nervoso centrale con disturbi della memoria, problemi della visione, attacchi ischemici, cambiamenti nel comportamento.
La diagnosi non è cosa semplice in quanto non esiste un test specifico utile a certificare da solo la presenza della malattia; la sua individuazione riguarda la combinazione di dati clinici e di laboratorio.
Così come per la diagnosi, purtroppo anche la cura non è ben definita: le terapie dipendono dai sintomi e dalla loro gravità, ciò che mira a fare è ottenere la remissione della malattia, prevenire eventuali riattivazioni ed evitare o minimizzare il danno d’organo e le sue complicazioni.
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