17 Apr Gli uomini preferiscono le donne formose: la conferma dagli studi di Darwin
Cartelloni pubblicitari giganti raffiguranti belle donne con seni e glutei in giusta evidenza distraggono i nostri uomini e danno vita ad una carambola di incidenti stradali!
E’ successo in Russia, ma anche a Napoli.
Poveri uomini, non è mica colpa loro!
Si tratterebbe di una questione psicologica, un concetto antropologico abbastanza antico, ma sembrerebbe ancora non estinto. Le curve delle donne, le donne formose, evocherebbero l’idea dell’abbondanza, della ricchezza, della fertilità. Nelle società primitive erano espressione di un certo benessere, mangiavano di più e quindi ingrassavano, e potevano fare più figli da destinare al lavoro nei campi o alla caccia.
In alcuni uomini, forse neanche tanto pochi, questo concetto è rimasto a livello inconscio e così sarebbe spiegato perché elemento di interesse, potremmo dire “antropologico”, per gli uomini moderni resta il sedere seguito dal seno e dalle gambe.
E Noi donne?
Incaricate a portare avanti la gravidanza, momento di estrema vulnerabilità, per questo votate a ricercare partner affidabili, credibili e forti in grado di fornire risorse e sicurezza.
Ecco perché alle donne piacciono gli uomini “con i soldi” … perché, a livello genetico, quell’uomo in grado di fare soldi può assicurare maggiori risorse anche alla prole.
Condannate, quindi, dalla genetica, all’uomo brutto ma affidabile, il cosiddetto “tipo”.
E l’evoluzione…?
L’evoluzione ha fatto si che il binomio ormone/cervello non sia l’unico responsabile delle nostre azioni e delle nostre scelte.
Ci giunge in soccorso la famosa “neuroplasticità” cerebrale che ha fatto in modo che il nostro cervello si sia via via modificato. La plasticità cerebrale conferisce agli individui l’abilità di adattarsi a particolari ambienti, fornendo i fondamenti per i processi dell’evoluzione comportamentale e culturale. E’ questo il motivo per cui, anche se alcuni istinti sopravvivono, noi non ci comportiamo più come i nostri cugini cavernicoli…
…o almeno si spera!
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