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Come difendersi dalle molestie dei cyberbulli???

 

I primi a rilevare i segnali e disagi manifestati, sia dai ragazzi vittime dei cyberbulli che dai cyberbulli stessi, sono gli insegnanti ed i genitori, figure educative fondamentali per la crescita e lo sviluppo.
“I ragazzi trascorrono gran parte del loro tempo tra i banchi ed è lì che sperimentano una buona fetta della loro socialità. Il ruolo della scuola è di primaria importanza per valutare ed implementare interventi mirati contro il dilagare del cyberbullismo”, ricorda Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. “L’insegnante per il suo stesso ruolo deve essere un’antenna pronta ad intercettare e leggere ciò che accade alle dinamiche relazionali della classe e, come tale, parte attiva insieme alla scuola nella costruzione di strategie preventive e di contrasto al fenomeno”.
Necessario quindi, formare e sostenere queste importanti figure educative attraverso un’attività di informazione, sensibilizzazione mirate all’apprendimento di:
– strategie volte a cogliere il disagio dei ragazzi
– modalità relazionali sane ed empatiche per accogliere e compredere la loro sofferenza
– informazioni su come è possibile difendersi legalmente e sui sistemi informatici e comportamentali per prevenire tale fenomeno
Nonchè sostenerli psicologicamente nel loro delicato compito educativo, offrendogli uno spazio di ascolto, condivisione delle loro esperienza in gruppo , utile per allievare le loro ansie, preoccupazioni e stress.
Nancy Willard propone le seguenti categorie di cyberbullismo:
-Flaming: messaggi online violenti e volgari (“flame”) mirati a suscitare battaglie verbali in un forum.
-Molestie (harassment): spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno.
-Denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua reputazione, via e-mail, messaggistica istantanea, gruppi su social network ecc.
-Sostituzione di persona (“impersonation”): farsi passare per un’altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi reprensibili.
-Rivelazioni (exposure): pubblicare informazioni private e/o imbarazzanti su un’altra persona.
-Inganno: (trickery); ottenere la fiducia di qualcuno con l’inganno per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate via mezzi elettronici.
-Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un sentimento di emarginazione.

Come prevenire tale fenomeno??
la scuola gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione, sensibilizzando gli alunni ed i genitori sui rischi concreti del Web, sull’esistenza di una polizia postale addetta alla difesa delle vittime del web e ad intervenire nella ricerca del cyberbullo e del sistema “segnala abuso” presente nei blog, nelle piattaforme sociali il quale permette all’utente di rimuovere contenuti offensivi e denigratori!
Fondamentale saper riconoscere i segnali ed i sintomi relativi al disagio vissuto dalla vittima e dal cyberbullo, consistenti in :
– trascorrere molte ore su internet, rinunciando anche i bisogni primari fondamentali, come mangiare o dormire…sempre connessi in ogni momento della giornata!
– Difficoltà a relazionarsi con gli altri con tendenza ad isolarsi: insicuri e spaventati nel caso della vittima, spavaldi e prepotenti nel caso dei cyberbulli ma comunque, entrambi vivono una condizione di insicurezza e solitudine e si sentono non accettati dagli altri
-Umore instabile con difficoltà ad esprimere e condividere le proprie emozioni
Il mio consiglio è di entrare piano piano nel loro mondo, acquisendo la loro fiducia….solo così, loro potranno aprirsi a voi, condividere la loro sofferenza, disagio,paura e sciogliersi in un abbraccio accogliente,contenitivo e rassicurativo!!

Come difendersi:
-Cambiare indirizzo di posta elettronica e non frequentare siti e chat in cui opera il cyberbullo
-Non reagire alle offese, in quanto in tal modo, generate un maggiore interesse del molestatore nei vostri confronti con relativo aumento di comportamenti violenti e denigratori.
-Parlare con i propri genitori di quello che sta accadendo o con una figura adulta di cui potersi fidare
-Segnalare il cyberbullo ai moderatori delle chat e dei forum o ai proprietari di blog e siti internet. Nelle comunità virtuali si può contattare il webmaster
In caso di molestie ripetute e costanti nel tempo, salvate tutte le prove a vostra disposizioni presenti sul web e denunciate alla polizia postale, carabinieri!!

Dr.ssa Annalisa Allocca Psicologa Clinica e di Comunità

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Dr.ssa Annalisa Allocca
annalisaal@tiscali.it

Psicologa Clinica e di Comunità, specializzanda presso l’IGAT di Napoli “ Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt e Analisi Transazionale” In diversi anni di attività ho collaborato con vari enti associativi ed istituzionali in progetti rivolti a famiglie disagiate, adolescenti a rischio e diversamente abili, organizzato seminari e convegni su tematiche di vario genere e condotto corsi di preparazione alla nascita e di sostegno alla genitorialità. Inoltre ho maturato esperienza in yoga della risata presso l’istituto penale per minori di Napoli che ha sede a Nisida fino a diventare leader in tale disciplina. Attualmente svolgo attività privata consistente in sostegno psicologico individuale, di gruppo e di coppia rivolto ad adulti, adolescenti, bambini e genitori, collaboro con la Clinica Santa Patrizia nel protocollo SICOB per la valutazione psicologica del paziente obeso candidato alla chirurgia bariatrica e conduco gruppi motivazionali alla dieta, antistress e di sostegno alla genitorialità.

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