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Cibi non solo arancioni per una perfetta abbronzatura

Il colore della pelle è dovuto alla presenza di un pigmento cutaneo chiamato melanina, la stessa sostanza responsabile dell’imbrunimento della pelle quando ci si espone al sole. Anche i pigmenti carotenoidi, presenti negli alimenti di colore giallo-arancio, in primis le carote, seguite da albicocche, peperoni, pomodori ecc., contribuiscono a determinare il colorito cutaneo. Se la dieta di un individuo è particolarmente ricca di questi alimenti, la sua pelle, soprattutto nei palmi delle mani, può assumere una colorazione vagamente giallastra. Si parla in questi casi di carotenosi.
La melanina, naturale responsabile della colorazione della pelle, viene prodotta dai melanociti, cellule dendritiche appartenenti allo strato basale dell’epidermide. Nell’individuo che invecchia, il numero di melanociti attivi, cioè in grado di produrre melanina, diminuisce progressivamente: tale fenomeno diventa eclatante a livello dei capelli, il cui “inbiancamento” è legato proprio alla perdita di attività dei melanociti presenti nei follicoli piliferi. La sintesi della melanina è un processo particolarmente complesso: inizia a partire dalla tirosina, un amminoacido che l’organismo è in grado di produrre a partire dalla fenilalanina che, al contrario del suo derivato, è considerata un amminoacido essenziale. Nonostante sia una questione di interesse comune, alla melanina si pensa, di solito, solo in prossimità dell’estate quando si desidera una perfetta tintarella. Quando si dice abbronzatura, si pensa agli alimenti colorati contenenti melanina quali le carote. In realtà, sono tantissimi gli alimenti che servono al corpo per produrre più melanina e non sono necessariamente colorati di arancione.

La melanina è un pigmento protettivo della pelle che difende le cellule dall’effetto nocivo dei raggi ultravioletti; funziona dunque come un filtro schermante le radiazioni pericolose per la salute. Se per una perfetta abbronzatura, o in generale un corretto apporto di melanina, si prende in considerazione il cibo allora bisogna pensare agli amminoacidi tirosina e fenilalanina, suoi precursori. Fonti principali di  tirosina sono soia, albumi,  alga spirulina essiccata, parmigiano, stoccafisso e frutti di mare, formaggi e fagioli. Fonti principali, invece, di  fenilalanina sono gli  alimenti proteici come  carne,  pesce,  uova,  legumi,  mandorle, noci e alimenti integrali.

Tali alimenti dimostrano come non debbano necessariamente essere arancioni o rossi gli alimenti per apportare melanina, senz’altro però, introdurre nella propria dieta albicocche e carote, cibi “abbronzanti per antonomasia”, non può che incentivarne la produzione e dare quel tocco in più alla tintarella.

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Dott.ssa Biologa Minicone Sara
sara.minicone@gmail.com
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