
12 Mag Buoni dalle foglie al frutto: i lamponi
I lamponi sono frutti dall’aspetto invitante, dal sapore delizioso e conosciuti da moltissimi anni: già nel 1400 venivano coltivati per il consumo alimentare da parte di Greci e Romani a cui si ricollega l’attribuzione del nome scientifico Rubus idaeus, ovvero “rovo del monte Ida”, dal nome del monte greco dove i lamponi crescevano in maniera cospicua.
I lamponi crescono oggi negli spazi aperti di zone boschive e sono facilmente coltivabili nelle regioni temperate. Sin dagli albori delle loro coltivazioni, erano note le proprietà rilassanti e curative che, col tempo, hanno abbandonato le semplici credenze e si sono avvalorate di evidenze scientifiche.
Oggi si conoscono bene le caratteristiche dei lamponi, ovvero:
- Sono ricchi in acido folico;
- Contengono calcio, potassio e vitamina B9 e C;
- Sono fonte di antiossidanti naturali e fibre solubili;
- Infine, possiedono una discreta quantità di zuccheri.
Le caratteristiche sopra elencate fanno dei lamponi un alimento molto utile a bambini, anziani e donne in gravidanza in quanto tutti i loro costituenti garantiscono l’elasticità dei vasi, esercitata in particolare dall’acido folico e dalle vitamine, così come il loro effetto sullo sviluppo del feto; offrono azioni antinfiammatorie, proprietà diuretiche e potere alleviante mal di gola o diarrea, specie se si utilizzano gli infusi delle loro foglie.
Vari studi hanno dimostrato che i lamponi possono aiutare a prevenire il cancro al seno, alla prostata e del colon retto in quanto i suoi fitonutrienti riducono lo stress ossidativo e le infiammazioni che alterano lo sviluppo delle cellule tumorali. Altre prevenzioni sono messe in atto nei confronti di malattie dell’occhio quali cataratte, glaucoma e cecità.
Anche la parte più esterna dei lamponi sembra avere una certa forza: la buccia, infatti, aiuta a prevenire il diabete, mentre la fibra mantiene stabili i livelli di zuccheri nel sangue regolando, in generale, la glicemia.
Il consumo frequente di lamponi sembra aiutare, date le loro capacità antinfiammatorie, nel trattamento contro patologie transitorie a carico delle vie urinarie, come la cistite, sembra incentivare il drenaggio dei liquidi e coadiuvare l’azione dimagrante di un regime alimentare ipocalorico.
Dunque, è un frutto antico e benefico, l’unica controindicazione legata al loro consumo, del frutto e dei suoi estratti, riguarda chi soffre di gotta o di problemi ai reni: il lampone, infatti, è ricco di acido ossalico, una sostanza che può interagire con i farmaci a base di ferro, limitandone l’assorbimento, ostacolando gli effetti curativi dei farmaci somministrati in caso di tali patologie.
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