04 Nov Uva e sue caratteristiche
L’uva è il frutto della vite ed è l’ingrediente base del vino e di numerose bevande alcoliche (champagne, cognac, porto…); la sua produzione e quindi la produzione di vino risalgono a tempi immemorabili: questa bevanda è sempre stata apprezzata in particolare da Greci e Romani che ne consumavano in abbondanza; con la caduta dell’impero romano, i Galli continuarono la viticoltura e per questo la sua celebrazione non fu mai interrotta. La vite, da cui l’uva si ricava, può essere lunga circa 17 metri ma la si pota per facilitare la raccolta di un’uva buona e ricca di sapore; fiorisce in primavera e circa tre mesi dopo l’uva è matura e pronta per la raccolta. I chicchi del frutto possono essere rotondi o leggermente allungati, riuniti in grappoli più o meno grossi e con un colore variabile dal verde al viola o quasi nero; la polpa è succosa e zuccherina ed è ricoperta da una buccia che racchiude anche dei piccoli semi. Si fa distinzione tra uva da tavola, utilizzata come frutta o nei dolci, uva da vino ed uva destinata all’essiccazione. E’ deliziosa al naturale, cotta, disidratata o spremuta e si può consumare in macedonia, nei dolci, per fare confetture o anche per essere utilizzata come accompagnamento ad alcuni alimenti. Il suo succo è molto gradevole e dai semi si estrae un olio da tavola mentre, le foglie della vite che sono commestibili, vengono impiegate spesso per farcire carne o riso anche se è un’abitudine più caratteristica di paesi quali Israele, Nord Africa o Grecia. L’uva è una buona fonte di potassio e contiene vitamina C, vitamina B6 e le si riconoscono numerose proprietà medicinali: è diuretica, energetica, lassativa e remineralizzante; molto spesso viene consigliata come terapia depurativa e rinvigorente. Dopo aver conosciuto brevemente la storia, gli usi e le proprietà dell’uva, ci lasciamo con una ricetta che ci aiuta a fare in casa la confettura di uva:
- staccare gli acini, eliminando quelli troppo maturi o danneggiati e lavarli con cura. Aprirli e togliere i semi
- pesarli in modo da determinare il quantitativo di zucchero da usare: a parità di peso la conserva durerà a lungo, viceversa con un peso di zucchero pari alla metà del peso dell’uva la conservazione sarà più breve
- versare lo zucchero in una casseruola, aggiungere 50ml di acqua per chilo di zucchero e far sciogliere a fiamma bassa, nel momenti in cui va in ebollizione viene lasciata sul fuoco per circa 4 minuti
- lasciare ispessire lo sciroppo fino a che prenda una bella consistenza e spegnere il fuoco appena raggiunta l’ebollizione
- invasare la confettura e chiuderla ermeticamente
Dott.ssa Lucia D’Anzi – biologa nutrizionista
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