23 Mag Low-carb o iperproteica: dieta di ultima generazione
Le donne per dimagrire velocemente o gli uomini per aumentare la massa muscolare hanno pensato, se non intrapreso, una dieta proteica o, per meglio dire, iperproteica.
La dieta iperproteica è una dieta che si allontana dai principi della dieta mediterranea per la quale sussistono rapporti specifici e bilanciati di carboidrati, lipidi e proteine, con uno scompenso tra le parti che vede salire la quantità di proteine e diminuire le altre, specie i carboidrati. In effetti, la dieta proteica viene definita low-carb, cioè a basso contenuto di carboidrati.
Non esiste una dieta iperproteica standard: l’aumento dell’apporto proteico è una caratteristica comune a vari regimi nutrizionali, l’importante è considerare che essa può essere intrapresa esclusivamente per un breve periodo, meglio se sotto controllo medico e se si parte da un’ottima condizione di salute.
Le protagoniste indiscusse sono le proteine cioè le molecole utilizzate in svariati modi dall’organismo e da tutte le sue cellule. Raramente queste sono utilizzate per ricavare energia, eccezione fatta per casi di digiuno prolungato, in cui il corpo si “adatta” a consumare quello che ha per autosostenersi, o di dieta iperproteica. Il corpo umano non ha modo di accumulare le proteine in eccesso e il loro metabolismo produce scarti che, a lungo andare e in grandi quantità, sono tossici per il fegato e i reni. La dieta iperproteica fornisce al corpo come “carburante” solo proteine e grassi, invece che carboidrati di cui avrebbe bisogno, stimolando così il dimagrimento attraverso il “consumo” del grasso corporeo. È ovvio che il corpo non è fatto per funzionare in questo modo, mette in atto questa tecnica di sostentamento solo in casi di insufficienza di carboidrati.
Tale regime alimentare prevede l’assunzione di alimenti quali carne bianca (pollo, tacchino, coniglio), formaggi magri, pesce almeno tre volte la settimana, legumi almeno tre volte la settimana, frutta secca, uova, olio d’oliva e il consumo di molta acqua. Assolutamente vietati sono il pane, il riso o la pasta, i dolci, la zucca, le patate e tutti i prodotti da forno o i cereali in generale.
Nonostante il grande contro sia l’aumento delle probabilità di rischio cardiovascolare e problemi intestinali, oltre che sovraccarico di lavoro per reni e fegato, se seguita sotto stretto controllo di un professionista si possono sfruttare le azioni dimagranti dovute a:
- Un’azione dinamico specifica, cioè la capacità dell’organismo di generare energia consumando scorte di sostanze senza l’introduzione di carboidrati;
- Un controllo sull’indice glicemico e il senso di sazietà in quanto le proteine sono notoriamente più sazianti di carboidrati o grassi;
- Un supporto plastico per i muscoli.
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