18 Nov Afte: occasionale o frequente?
L’insorgenza delle afte, spesso riconducibili a una predisposizione genetica, dipende da un disordine immunitario temporaneo: la causa non è infettiva, piuttosto dipende da un insieme di fattori diversi provocano un’iperattività dei linfociti e la formazione delle piccole ulcere dolorose. Per quanto diffusissime, le cause delle afte non sono ancora ben chiare, anche se nella maggior parte dei casi la loro formazione è scatenata da un fattore stressante, da un trauma alla bocca, provocato per esempio da cibi duri che possono procurare una ferita, da un apparecchio ortodontico o da bruxismo.
Se alla lesione sono associati dolore e bruciore, allora bisogna intervenire: per un’afta occasionale si possono utilizzare localmente prodotti da banco, come una pomata anestetica o un gel coprente.
La situazione è diversa se le afte sono numerose e si ripresentano con una certa frequenza, perché in quel caso bisogna indagare meglio sulle cause. Capita, infatti, che si scopra una carenza nutrizionale o vitaminica, una malattia intestinale infiammatoria, come morbo di Crohn o colite ulcerosa, un’allergia o un’intolleranza alimentare come la celiachia.
La cosa più semplice da fare nel caso di recidive frequenti, è quella di eseguire un prelievo del sangue per valutare un’eventuale carenza di ferro o acido folico, i ci cibi ricchi sono verdure a foglia verde, legumi, avocado, fragole, succo d’arancia, asparagi, o di vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B12.
In fase acuta bisogna fare attenzione a sostanze acide o irritanti, come le spezie, ma anche al cioccolato, a pomodori e frutta secca o a cibi e bevande bollenti. Sul piano della prevenzione, purtroppo, non si può fare molto, ma è preferibile adottare una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura.
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