24 Giu Scegliere un buon succo di frutta: occhio all’etichetta!
Da offrire agli ospiti in visita di cortesia, da bere in un caldo pomeriggio o la mattina a colazione al posto del latte, una buona scelta può essere quella di optare per un succo di frutta. Ma si sa riconoscere un vero e proprio succo di frutta distinguendolo dalle imitazioni, in cui, a volte, la frutta nemmeno è presente?!
Esistono tanti tipi di succhi di frutta, e non tutti sono proprio genuini.
I succhi di frutta non sono altro che acqua e zucchero, come del resto ogni frutto, che sia una mela, un’arancia o una pera, è costituito da circa l’80% di acqua e una buona percentuale di zucchero, oltre che vari nutrienti presenti in quantità minori come le vitamine o i sali minerali.
Purtroppo l’industria produttrice per adeguarsi alla grande distribuzione e per migliorare i propri margini di guadagno, anziché utilizzare la giusta proporzione acqua-frutta ed essendo la frutta più costosa dell’acqua, ha iniziato a sbilanciare questa proporzione a favore dell’acqua, mettendo sempre meno frutta e più acqua nel prodotto “allungandolo” e facendo del succo di frutta originario una miscela di acqua e zuccheri, quali sciroppo di glucosio oppure saccarosio.
E allora come riconoscere, leggendo l’etichetta, un succo di qualità?
Prima di tutto quando si parla di succo di frutta si intende proprio quello che possiamo immaginare: solo frutta, spremuta, 100% di frutta. Trovare dei veri succhi di frutta è molto più complicato di quanto si pensi, nonostante siano bevande naturali in assoluto, e in quanto tali devono contenere solo frutta, niente conservanti, niente aromi e niente coloranti (vietati per tutte le tipologie di bevanda alla frutta).
Nell’acquisto dei succhi di frutta bisogna quindi:
- preferire i succhi di frutta naturali al 100 per cento o che ne contengano un’alta percentuale (più del 50% di frutta);
- per i nettari scegliere quelli con zuccheri naturali dell’uva;
- prediligere la frutta italiana;
- cercare i prodotti che riportano l’indicazione “pressati a freddo”;
- più l’etichetta è corta meglio è, vuol dire che ci sono pochi ingredienti ma buoni;
- può essere utile l’indicazione del corrispettivo del frutto intero (numero di frutti o fette utilizzate per la produzione del succo).
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