19 Mar Zinco alimentare: alimenti animali o vegetali
Lo zinco è un metallo indispensabile per l’organismo in quanto elemento essenziale per il funzionamento di molti enzimi tra cui quelli che regolano la respirazione cellulare, quelli con azione antiossidante e quelli coinvolti nella formazione della doppia elica del DNA. Lo si ritrova in complessi enzimatici utili al corretto funzionamento di molti ormoni, quali l’insulina, l’ormone della crescita e gli ormoni sessuali. È, inoltre, contenuto in muscoli, globuli rossi e bianchi, difatti è in cellule di muscoli, ossa, pelle e fegato che si accumula ma è presente anche nei tessuti cerebrali, nello sperma e, in piccole quantità, nel plasma. Purtroppo nonostante il corpo ne abbia delle riserve proprie, queste non sono facilmente utilizzabili, per cui la dieta deve complementare tali quantità e fornirne le dosi sufficienti a soddisfare il fabbisogno dell’organismo.
Le maggiori fonti di zinco alimentare sono i prodotti di origine animale come carne, pesce, crostacei, pollame, uova e latticini. Gli alimenti degni di nota in tal senso sono le ostriche, i cereali, la carne bovina, ovina, suina, i funghi, il cacao, le noci e il tuorlo d’uovo.
Dello zinco in ingresso, solo circa il 20-30% è effettivamente subito assorbito dall’organismo, un assorbimento che avviene per mezzo di processi intestinali.
Se l’approvvigionamento di zinco non proviene da alimenti di origine animale, bensì vegetale, la concentrazione nell’alimento dipende dalla relativa concentrazione dell’elemento nel terreno. Gli alimenti che in genere ne sono più ricchi, perché anche capaci di accumularne di più, sono il grano (germe e crusca) e altri semi amidacei, come i legumi, e gli oleosi, come il sesamo; ancora poi i semi di papavero, di sedano e di senape. Sono considerate fonti di zinco i semi come i fagioli, le noci, i piselli, le mandorle, semi di zucca e così via.
Lo zinco è un elemento fondamentale perché combatte gli effetti negativi dei radicali liberi e i processi di invecchiamento cellulare, stimola il sistema immunitario, facilita la rimarginazione di ferite e ulcere e ostacola la formazione dell’acne. Può essere d’aiuto nella prevenzione nel trattamento della sterilità.
Qualora si dovesse verificare una carenza di zinco, dipendente da un malassorbimento intestinale o a causa di una dieta ricca di cereali ma povera di proteine, alcolismo o da un’eccessiva eliminazione urinaria, si osservano alterazioni della cute, stanchezza, perdita dell’appetito, lenta cicatrizzazione delle ferite, diminuzione della risposta immunitaria con suscettibilità alle infezioni, alopecia, diminuzione della sensibilità gustativa e cecità .
Così come la sua carenza è deleteria, anche l’eccesso può rivelarsi tossico: gli effetti tossici sono anemia, riduzione del colesterolo HDL e depressione della funzione immunitaria.
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