16 Nov Lo zenzero tra proprietà aromatiche e officinali
L’alimentazione sana e biologica sta assumendo un significato importante nella routine quotidiana e tutti, ormai, tendono a sperimentare in cucina cercando di utilizzare anche il ruolo “curativo” degli alimenti. Le spezie sono diventate protagoniste dei nostri piatti ed il loro consumo sta aumentando sempre di più, anche per i loro effetti benevoli sull’organismo. Conosciamo oggi, lo zenzero. Una radice tuberosa di una pianta conosciuta inizialmente in Asia e nei paesi tropicali; è noto per le proprietà aromatiche ed officinali sin dall’antichità ed è infatti citato in molti testi antichi cinesi ed indiani. Era conosciuto dai Greci e dai Romani che lo apprezzarono molto tanto da importarlo, raggiungendo il continente europeo dove era molto ricercato per le sue proprietà afrodisiache. Ha una polpa dal sapore pepato, quasi piccante ricoperta da una sottile membrana che è commestibile quando il rizoma è fresco; si trova oltre che in forma fresca, anche essiccata o in scatola e può essere macinato, candito, affettato o conservato nell’aceto. E’ un alimento base nelle cucine asiatiche e aromatizza gradevolmente molti alimenti sia dolci che salati: in Giappone lo zenzero marinato è di accompagnamento classico al sushi e in Occidente è più usato in polvere per aromatizzare dolci, biscotti e pani speziati… l’olio essenziale viene utilizzato per la preparazione di birre e bevande gassate e, nella forma macinata, fa parte della composizione del curry. Come nel caso dell’aglio, l’intensità del sapore dello zenzero cambia a seconda del momento in cui lo si aggiunge: aggiunto a fine cottura darà il massimo del suo sapore. Possiede numerose proprietà officinali: è antisettico, diuretico, antipiretico e afrodisiaco. Stimola la digestione, combatte la flatulenza e sembra essere efficace contro il raffreddore, la tosse, il mal d’auto, il mal di mare e contro i dolori reumatici, però va consumato con moderazione perché può irritare l’apparato digerente. Per una tisana si può versare un pezzetto di radice in 250 ml di acqua e far bollire circa tre minuti.
Dott.ssa Lucia D’Anzi – biologa nutrizionista
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