09 Set Quando l’obesità ha origini genetiche: la perilipina
Le cellule dell’organismo per poter svolgere le proprie funzioni in maniera corretta ed efficace hanno bisogno continuamente di energia e il tessuto adiposo ha un ruolo essenziale in questo processo. L’adipe consente l’accumulo temporaneo di energia in forma di lipidi e la sua ridistribuzione in maniera graduale e regolata all’organismo in base alle necessità.
Nelle cellule del tessuto adiposo vengono accumulati i lipidi con funzione di riserva energetica, ma anche di isolamento termico e protezione degli organi interni.
Si possono distinguere tessuto adiposo bianco e bruno: il primo ha funzione di riserva energetica, il secondo ha un ruolo importante nella termogenesi. Gli adipociti sono differenti in questi due tipi di tessuto adiposo: nel tessuto adiposo bianco gli adipociti contengono una sola grande microgoccia lipidica, mentre nel tessuto adiposo bruno ogni adipocita contiene numerose goccioline lipidiche.
La perilipina è una proteina coinvolta nel metabolismo del tessuto adiposo, in particolare sembra avere un ruolo importante nel regolare il corretto accumulo e consumo dei lipidi. Questa proteina è localizzata proprio sulla superficie delle gocce lipidiche contenute negli adipociti. Nella sua forma attiva, la perilipina regola i processi di lipolisi impedendo l’azione dell’enzima lipasi, enzima che permette l’idrolisi dei grassi e successivo rilascio. La lipolisi è un processo indispensabile alla base del trasporto dei lipidi tramite il sangue ai vari tessuti, dove vengono utilizzati come fonte energetica.
La proteina perilipina è molto studiata perché sembrerebbe influenzare il rischio di obesità. L’obesità è essenzialmente un accumulo eccessivo di grassi dovuto ad alterazioni nel processo di lipolisi ed è spesso connessa a patologie come insulino-resistenza o diabete mellito di tipo 2. In condizioni di obesità, la quantità di energia immessa nell’organismo supera la spesa energetica e si ha un eccessivo accumulo di grassi. Un polimorfismo che coinvolge il gene di tale proteina sembrerebbe estremamente rilevante per lo studio delle cause dell’obesità. Questa variante genetica causa anomalie che compromettono l’attività della proteina perilipina, provocando scompensi nel metabolismo energetico e maggiore rischio obesità. Gli individui portatori di questo polimorfismo mostrano, difatti, livelli di perilipina più bassi rispetto al normale e tendono ad avere valori elevati di biomassa corporea.
Gli individui portatori della mutazione mostrano una significativa riduzione nel contenuto di perilipina, anche fino a -80% rispetto ai non portatori e tassi di lipolisi basale maggiori.
Molto probabilmente, quindi, il polimorfismo in questione altera il gene della perilipina dando scompensi metabolici che possono provocare problemi alla gestione dei grassi, con accumulo anomalo di questi a cui segue, molto spesso, la condizione di sovrappeso o anche obesità.
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