24 Ott Piselli, legumi primaverili
Per molto tempo i piselli sono stati consumati esclusivamente sotto forma di purea ottenuta dal pisello fresco, alimento che costituiva la base alimentare di numerose popolazioni; infatti pare che i cinesi furono i primi a consumare il baccello ed i semi come legumi. In Europa, il pisello fresco, come legume in sé, comparve sulla tavola solo nel XIX secolo, grazie ad i sovrani che cominciarono a farne largo uso, inoltre furono i primi legumi ad essere oggetto di studi scientifici e di incroci con il quale si ebbe un forte contributo allo sviluppo della genetica grazie al monaco austriaco Mendel. Il pisello cresce su una pianta cespugliosa e rampicante che predilige i climi freschi e perciò può essere seminato all’inizio della stagione primaverile. Una volta raccolti c’è chi dice che i piselli non vanno lasciati nel baccello per più di 12 ore ma di sgusciarli e tenerli al fresco fino a quando non vengono utilizzati… anche in questo caso far passare poco tempo per il consumo permette di consumare dei piselli freschi e non farinosi che mantengono il loro sapore dolce. Alcune varietà possono essere consumate crude; cotti accompagnano bene pasta, riso, carne e volatili e si possono usare per zuppe e vellutate; le forme surgelate hanno lo stesso impiego delle forme fresche. La cottura dei piselli dovrebbe essere breve al fine di limitare la perdita di colore e sapore quindi prevedere dai 10 ai 15 minuti massimi di cottura. Sono una buona fonte di acido folico, potassio, tiamina e magnesio; contengono vitamina C, zinco, ferro e fosforo; da cotti permettono si assumere maggior quantità di questi nutrienti. Cambiare la varietà dei legumi da assumere permette di assaporare ed introdurre sapori diversi oltre che nutrienti differenti in quantità differenti.
Dott.ssa Lucia D’Anzi – biologa nutrizionista
No Comments