04 Mag Perchè alcune persone sono attratte da persone dello stesso sesso?
Non è mai facile, tra pregiudizi e stereotipi, affrontare il tema dell’omosessualità. Certo è che gli studiosi hanno più volte osservato comportamenti omosessuali nel mondo animale.
“Se vi capita di andare allo zoo di Central Park, perché non andate a vedere la vasca dei pinguini? Lì, confusi tra i quarantadue pinguini antartici (che hanno una bellissima linea di piume nere intorno al becco), troverete Roy e Silo, due pinguini molto speciali. Sono due maschi, ma hanno sempre fatto tutto insieme. Giocano insieme, camminano l’uno accanto all’altro, cantano insieme… Quando Roy si tuffa Silo lo segue e nuotano nelle acque della grande vasca. A loro non piacciono le femmine, stanno bene così come sono. Un giorno il custode dello zoo li vede e capisce che si vogliono bene. Gli dispiace però che non possano covare le uova come tutti gli altri: ogni giorno faticano per costruire un nido di sassi e stanno ore e ore a covare. Che tristezza vedere che alle altre coppie nascono i piccoli, mentre dal loro sasso non nasce nulla! Per fortuna al signor Gramzay viene un’idea: perché non dare a Roy e Silo l’uovo che Betty e Porkey hanno abbandonato? Il custode lo depone nel nido. Cova, riscalda, coccola… fino a quando si sente un debole pigolio. Pio, pio, pio… Pian piano il guscio si rompe ed esce un piccolo pinguino. Si chiamerà Tango, “perché per fare un Tango bisogna essere in due”…
(H.Cole, P.Parnell, J.Richardson, “E con Tango siamo in tre…” Edizioni Junior)
Da qui nascono spontanee alcune domande:
“Se l’omosessualità è un comportamento usuale nel mondo animale, questo significa forse che è naturale anche negli uomini?
Perché alcune persone sono attratte da persone dello stesso sesso?”
Si chiama “orientamento sessuale” questa attrazione romantica/sessuale, o meglio emotiva. Le cause che determinano l’orientamento sessuale non sono ancora chiare, nonostante la ricerca negli ultimi anni si sia catapultata nel cercare spiegazioni genetiche, ormonali, psicologiche o culturali. Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha perso molto dell’interesse iniziale volto alla ricerca delle cause dell’omosessualità e per il momento nessuna spiegazione di tipo eziologica è riuscita a raggiungere un livello minimo di verificabilità richiesto dalla scienza per definire vera una teoria. Le vecchie teorie secondo cui l’omosessualità sarebbe il frutto di disfunzionali dinamiche familiari o di un disturbo nello sviluppo psicologico hanno attualmente perso di credibilità. Il dato su cui la maggior parte degli studiosi concorda è che non si tratta di una scelta né di una malattia, per cui l’orientamento sessuale non sarebbe modificabile in alcun modo. Per tutte queste ragioni si preferisce, dunque, parlare dell’omosessualità come di una condizione spiegata dalla combinazione di più variabili bio-psico-sociali, caratterizzati dall’interdipendenza.
Sia secondo l’Associazione Psichiatrica Americana, sia secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’omosessualità è considerata una “variante non patologica del comportamento sessuale”.
Come si capisce di essere gay o lesibica?
Allo stesso modo in cui si capisce di essere etero…attrazione, desiderio di condivisione di tempo e di esperienze, romantiche e sessuali.
Insomma, lo si capisce guardando con sincerità ai propri sentimenti.
Ma, mentre per gli adolescenti eterosessuali il percorso di scoperta della propria sessualità è incoraggiato dalla società, per gli adolescenti omosessuali il percorso è più complesso e ricco di pressioni sociali e culturali.
Questo determina una difficoltà ad avere idee chiare sui propri sentimenti e ad esprimerli con sincerità quando non sono conformi a quelli del gruppo.
Viene dato il nome di omofobia a quell’insieme di atteggiamenti, pensieri e comportamenti discriminatori ancora molto diffusi in Italia. Avviene di frequente che parte di questi messaggi negativi vengano interiorizzati dall’individuo omosessuale, causandogli delle ulteriori difficoltà nel vivere serenamente la propria vita.
In tal caso, un giusto approccio psicoterapeutico può aiutare il paziente omosessuale ad accettare serenamente il proprio orientamento sessuale e a integrare pienamente tale orientamento nella propria personalità, sviluppando una positiva immagine di sé e superando i pregiudizi anti-gay instillati in lui dalla società.
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