28 Set Ortaggi: cosa sapere per la loro preparazione
L’importanza degli ortaggi nell’alimentazione umana è mutata nel corso del tempo a seconda anche della culture. Insieme ai cereali, essi sono stati per lungo tempo la base dell’alimentazione umana… oggi, nella maggior parte dei paesi Occidentali, il consumo di ortaggi è modesto ma è limitato ad una funzione di accompagnamento, mentre nei paesi Orientali hanno sempre avuto un ruolo alimentare principale. Gli ortaggi si classificano a seconda della parte che si consuma:
- ortaggi da bulbo: aglio, cipolla, scalogno, porro
- da radice: barbabietola, carota, sedano, rapa, ravanello
- da frutto: melanzana, avocado, cetriolo, zucca, oliva, peperone, pomodoro
- da foglia: cicoria, cavolo, crescione, spinacio, lattuga, radicchio
- da stelo: asparago, bambù, cardo, finocchio
- da tubero: manioca, patata
- da fiore: carciofo, broccolo, cavolfiore
L’aspetto degli ortaggi ne determina la freschezza: sodi, intatti e dai colori vivaci, privi di parti molle sono i più freschi. La preparazione e la conservazione ne influenzano il sapore ed il valore nutritivo. Come tutti i vegetali, essi reagiscono all’aria e al calore perché continuano a ‘vivere’ dopo la raccolta perciò c’è da prestare molta attenzione anche a questo. Lasciarli anche solo per un’ora a temperatura ambiente li deteriora molto più in fretta rispetto a quando sono conservati in frigorifero, quindi, nel corso della preparazione, evitare di esporli per tempi prolungati ad aria, calore ed acqua. Vediamo qualche indicazione particolare:
- lavare bene gli ortaggi in acqua corrente senza tenerli a bagno per evitare la perdita di vitamine; alcuni ortaggi come cavoli, broccoli o cavolfiori, che presentano una struttura labirintica, possono però ospitare vermi ed insetti e per questo è consigliabile metterli a bagno in acqua fresca salata per mezz’ora prima di cucinarli
- gli ortaggi maturi non devono essere lasciati a temperatura ambiente
- quelli che si consumano crudi devono essere trattati con strumenti in acciaio inox ed essere conditi con una sostanza acida e poi riposti in frigorifero per evitare la perdita di vitamina C
- quelli destinati alla cottura devono essere tagliati possibilmente nelle stesse dimensioni per garantire una cottura omogenea; più sottile sarà il taglio maggiore sarà l’esposizione all’aria e alla perdita di vitamine
Quasi tutti possono essere consumati crudi, tuttavia quelli freschi conservati a lungo tempo ed in cattive condizioni non sono più salutari di quelli surgelati o in conserva; ovviamente l’apporto nutrizionale degli ortaggi cotti è diverso da quello degli ortaggi crudi, infatti è importante consumare ortaggi crudi perché i loro elementi nutritivi non sono alterati dalla cottura. Alcuni ortaggi ricchi di amido, come la patata, non possono però essere consumati crudi: infatti solo grazie alla cottura l’amido è più facilmente assimilabile; la cottura deve essere però più breve possibile in quanto comporta una perdita limitata di vitamine. La cultura dell’agricoltura biologica ha preso sempre più il sopravvento ed è bene farne largo uso, quindi preferire sempre ortaggi bio aiuta sicuramente ad evitare l’introduzione di prodotti chimici che possono avere effetti deleteri sulla salute. Impariamo ad amare di più noi stessi ed a prestare attenzione a quello che mettiamo sulla nostra tavola.
Dott.ssa Lucia D’Anzi – biologa nutrizionista
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