07 Nov La melagrana: frutto di stagione
Continuando a parlare di frutta, passiamo ad un frutto di stagione dalle numerose qualità: la melagrana, frutto probabilmente di origine Persiana. Il suo nome deriva da granatum che significa pieno di grani… è citata nella Bibbia ed in molti miti compare come simbolo di fertilità; sembra che il profeta Maometto ne raccomandasse il consumo per controllare i desideri del corpo. Cresce nella maggior parte dei paesi tropicali adattandosi a diverse condizioni climatiche e di terreno, ma preferisce gli ambienti in cui l’inverno è molto rigido e l’estate calda. Il frutto presenta una scorza molto doppia non commestibile, di solito di color rosso brillante con all’interno una membrana bianca amara e anch’essa non commestibile che delimita e protegge tanti piccoli granuli rossi dalla polpa succosa e zuccherina oltre che molto rinfrescante. Questi granuli si consumano generalmente al naturale ma non si esclude il loro utilizzo in altri modi: insaporiscono le macedonie, le insalate miste, zuppe, carne o pesce; molto spesso si consuma anche il succo che è molto dissetante. La melagrana va conservata a temperatura ambiente per qualche giorno oppure può essere tenuta in frigorifero se non si intende consumarla subito: si manterrà per circa tre settimane; è possibile congelarla eliminando la buccia esterna e conservando solo i semi. Durante l’acquisto scegliere un frutto grosso, pesante e con la scorza priva di ammaccature o scolorita e raggrinzita. E’ una buona fonte di potassio, contiene vitamina C e acido pantotenico oltre a contenere tracce di sodio. Il sapore acidulo è dovuto alla presenza di numerosi acidi organici, tra cui l’acido citrico. Non sempre, quando parliamo di frutta, intendiamo alimenti che possono essere consumati solo come tali; i frutti in generale possono essere consumati sotto varie forme e abbinati a diversi cibi che assumono così un sapore fresco e particolare!
Dott.ssa Lucia D’Anzi – biologa nutrizionista
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