22 Nov “Carne vegetale”: la nuova frontiera della tecnologia
Per gli amanti della carne, quelle vera, l’idea di un hamburger vegetale è fantascienza, eppure oggi sembra essere reale!
Se la prima idea scettica va verso le proteine, pensando che manchino, c’è da stare tranquilli, le proteine ci sono ma sono quelle d’origine vegetale.
Le proteine arrivano da soia e patate, i grassi dall’olio di cocco e girasole, la metilcellulosa tiene insieme il tutto. E il sapore? È merito dell’eme, una sostanza che si trova naturalmente sia nella carne animale sia nelle radici dei legumi. Dunque, è un mix di piselli e altri legumi (fonti di proteine), barbabietole (che danno il colore rosso), oli vegetali e amido di patate (per raggiungere la consistenza giusta) e sali minerali.
La prossima frontiera, però, potrebbe essere ancora più hi-tech.
È quella dei cosiddetti “meat growers”, i coltivatori di carne sintetica in laboratorio.
Ma la carne sintetica è davvero la soluzione giusta per abbattere l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi?
Uno studio pubblicato da Frontiers in Sustainable Food Systems solleva alcuni dubbi. Da un lato, infatti, ci sono le emissioni di metano degli allevamenti, dall’altro le emissioni di CO2 degli stabilimenti produttivi della carne hi-tech. Se è vero che le prime hanno un impatto sul clima molto più elevato, è vero anche che permangono in atmosfera per soli 12 anni, mentre la CO2 rimane per millenni.
Sul futuro della alimentazione, insomma, non è ancora detta l’ultima parola. Quello che è certo è cheavremo a disposizione sempre più alternative per eliminare, o almeno sostituire in parte, l’insostenibile carne rossa.
Il cammino della tecnologia è appena cominciato.
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