06 Lug Calcoli renali: alcuni consigli pratici
La calcolosi renale è la presenza, nell’apparato urinario, di formazioni cristalline chiamate calcoli che derivano dalla precipitazione e dell’aggregazione di soluti presenti nelle urine. La formazione di calcoli è una condizione molto frequente, nella popolazione femminile più di quella maschile, anche se il rischio di questa patologia tende ad aumentare in tutti i soggetti al di sopra dei 40-50 anni. Forse non tutti sanno che esistono vari tipi di calcoli che derivano da cause differenti e che vengono curati, anche tramite l’alimentazione, in maniera diversa. Vediamone alcuni:
- calcoli di ossalato di calcio: causati da un accumulo di ossalato e da una quantità eccessiva di calcio assorbito nell’intestino. L’ossalato è un intermedio del metabolismo di alcuni amminoacidi
- calcoli di cistina: sono causati da una anormale concentrazione di cistina nell’urina derivante da una condizione definita cistinuria. La cistina è il prodotto di ossidazione dell’amminoacido cisteina
- calcoli di acido urico: l’acido urico deriva sia dal metabolismo dei nucleotidi e quindi da un metabolismo endogeno e sia dall’ingestione con la dieta attraverso i cibi
Nei vari tipi di calcoli è bene seguire alcune regole alimentari per evitare di incorrere in sintomatologie molto forti. Nella calcolosi ossalica è importante:
- ridurre l’assunzione di acido ossalico presente nei cibi quali thè, bevande gassate, succhi di frutta, nocciole, cioccolata, cavoli
- seguire una dieta normocalcica
- bere almeno 2,5l di acqua al giorno che favorisce il funzionamento del rene ed evita che le sostanze vadano a precipitare ulteriormente
- cuocere le verdure in acqua con aggiunta di aceto perché questo favorisce l’eliminazione di grosse quantità di tali sostanze che rimangono nell’acqua di cottura
Per la calcolosi cistinica è ugualmente importante assumere forti quantità di acqua preferendo acqua alcalina, monitorare il contenuto di sodio e quindi limitare il sale da cucina ed una alimentazione troppo salata e, dato che la cistina deriva dal metabolismo della metionina, è il caso di regolare anche la sua assunzione limitando i cibi che la contengono (mortadella, fagioli crudi, pasta all’uovo, riso brillato, carne in scatola, sogliola); infine per la calcolosi uratica è importante ridurre l’introito di sostanze molto grasse e proteiche e in particolare il consumo di carne, soprattutto quella rossa e di frattaglie (cuore, fegato, rene); ridurre fortemente l’uso di bevande alcoliche (consiglio che conviene seguire in tutti e tre i casi), prevenire la precipitazione di acido urico nell’urina utilizzando alimenti alcalinizzanti come ad esempio arance e limoni, introdurre molta acqua e, in caso di obesità, è consigliabile una dieta che riconduca ad un peso normale. Tenersi informati sulla qualità dei cibi e sulla loro assunzione è relativamente significativo per prevenire e, a volte anche curare, alcune condizioni patologiche fortemente dipendenti dall’alimentazione.
Dott.ssa Lucia D’Anzi – biologa nutrizionista
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