04 Set Black Soldier Fly: uno sguardo al futuro ecosostenibile
In tempi altamente industrializzati come quelli attuali, la nuova frontiera della ricerca scientifica, e in particolare di un gruppo di ricerca dell’Enea, è trasformare i fanghi di depurazione di acque reflue, letame e scarti dell’industria agroalimentare o della gestione del verde in biocarburanti avanzati, materiali innovativi biodegradabili o fertilizzanti agricoli attraverso insetti che si nutrono di materia organica in decomposizione. Tale progetto sfrutta le larve di “Black Soldier Fly”, un insetto ghiotto di materiali in decomposizione e scarti organici.
Le larve, con questa alimentazione, operano la bioconversione dei composti in molecole quali lipidi, proteine e polisaccaridi che possono trovare applicazione in campo energetico, cosmetico, farmaceutico e agroindustriale. In alcune regione dell’Italia settentrionale è stato avanzato, e messo a punto, un progetto di costruzione di una vera e propria bioraffineria che sfrutta i materiali da smaltire per ottenere biocarburanti avanzati ma anche nuovi materiali per la chimica verde, come bioplastiche e rivestimenti biodegradabili, in linea con i principi dell’economia circolare. Il processo di bioconversione è caratterizzato da un’elevata efficienza, dato che le larve riescono a metabolizzare e ridurre in soli 15 giorni fino all’80% del volume del substrato organico.
Nel mondo si contano oltre 4000 specie di insetti che nutrendosi di materia organica come vegetali, carcasse di animali o escrementi, convertono i materiali in decomposizione in elementi sfruttabili ad altri fini così come allevarli e dare loro prodotti di scarto delle industrie può risultare un importante passo per l’economia verde: esseri viventi così piccoli e apparentemente semplici possono, quindi, rappresentare uno sguardo al futuro ecosostenibile.
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