05 Lug Allergia VS intolleranza: che confusione!
Sempre più frequentemente, specie nelle nuove generazioni, si verificano episodi di intolleranze o allergie alimentari: due eventi differenti ma, molto spesso, confusi.
Entrambe sono manifestazioni di “fastidio” ad una determinata sostanza (ad esempio un alimento), che nascono da diversi sistemi del corpo e presentano altrettanto diversi sintomi.
Nelle allergie entra in gioco il sistema immunitario, nelle intolleranze, invece, il sistema digerente.
Le allergie sono il risultato di una risposta eccessiva da parte del sistema immunitario a degli agenti estranei, che prendono così il nome di allergeni. Quando si ingerisce un alimento al quale si è allergici oppure si iene a contatto con determinate sostanze, il corpo allerta in maniera esagerata il sistema di difesa: ecco quindi il manifestarsi della reazione allergica. Le reazione allergiche sono determinate dalla presenza di anticorpi specifici, detti immunoglobuline IgE, che reagiscono in modo esagerato al contatto con tali sostanze. La loro reazione scatena la produzione di istamina, una sostanza che innesca una cascata di eventi quali: presenza di liquido nei tessuti, prurito, arrossamento, orticaria (da banale a grave), vasodilatazione, infiammazione delle mucose, arrossamento, la cui gravità può condurre allo shock anafilattico.
Le intolleranze, per la maggior parte alimentari, dipendono da un deficit di metabolismo di una data sostanza alla quale, quindi, si è intolleranti. Ciò vuol dire che se si assume un determinato alimento, il corpo non sa come utilizzarlo, ovvero metabolizzarlo. L’intolleranza alimentare, non essendo allergia, e per questo non coinvolgendo il sistema immunitario, non scatena reazioni esagerate tali da condurre perfino al decesso, bensì può procurare malassorbimento, meteorismo, diarrea e incapacità di digerire quell’alimento. È come se l’alimento “incriminato” restasse nell’organismo non venendo né digerito, né metabolizzato. Per tali motivi provoca i fastidi, classificabili in gonfiore, meteorismo, diarrea e dolore addominale.
Per diagnosticare le allergie è necessario cercare le IgE specifiche per un determinato alimento, cioè gli anticorpi responsabili della reazione esagerata. Le IgE specifiche si possono ricercare sia “in vivo” (mediante test cutanei a lettura immediata da effettuare con estratti commerciali purificati di alimenti o con il cibo fresco) che “in vitro” mediante un test di laboratorio capace di individuare le IgE specifiche, chiamato RAST, che si effettua sul sangue del paziente.
Per diagnosticare le intolleranze alimentari, invece, bisogna evidenziare la carenza di un determinato enzima. Per esempio, quando si sospetta un’intolleranza al lattosio si effettua il Breath Test all’idrogeno per evidenziare il deficit enzimatico. In breve, se si somministra lattosio ad un soggetto intollerante e si esegue il breath test sarà possibile rinvenire una quota di idrogeno nel respiro esalato superiore rispetto a quella riscontrata prima della somministrazione: maggiore sarà la sua presenza, maggiore sarà l’evidenza di intolleranza a latte, latticini e derivati.
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