09 Nov Cachi: frutto tropicale di Novembre
Il diospiro, pianta probabilmente originaria della Cina ed appartenente alla grande famiglia dei legni duri, è la sola, di questa classe, che produce un frutto commestibile: il cachi. Questo frutto autunnale pende dai rami quando tutte le foglie sono cadute. Il termine kaki è di origine giapponese ed è il frutto nazionale di questo paese; viene coltivato in Cina, Corea, Israele, negli Stati Uniti ma è arrivato anche in Italia alla fine del secolo scorso. Ne esistono diverse varietà che si classificano in due gruppi: il cachi asiatico, conosciuto e coltivato da più di mille anni ed il cachi americano, una varietà che cresce spontaneamente in alcune zone degli Stati Uniti. Gli indiani d’America usavano essiccare il cachi per poterlo consumare in ogni momento a seconda delle necessità. Deve essere consumato maturo e cioè quando è completamente molle altrimenti è astringente per l’alto contenuto di tannini. La sua buccia è commestibile proprio quando giunge a piena maturità e circonda una polpa molto delicata e dolce… durante l’acquisto non bisogna fidarsi del colore in quanto il cachi è in genere molto colorato e non costituisce segno di maturazione ma, sicuramente, bisogna evitare esemplari gialli o verdastri e scegliere frutti intatti. E’ delizioso al naturale estraendo la polpa con un cucchiaio, si può ridurre in purea aggiungengo qualche goccia di succo di limone per evitare lo scolorimento e può accompagnare gelati, torte e crepes. Tenere il cachi a temperatura ambiente se deve completare la maturazione oppure, per accellerare il processo, chiuderlo in un sacchetto di carta, per attivarlo ulteriormente ed inserendo frutti come banana o mela che sprigionano etilene; una volta maturo può essere conservato in frigorifero. E’ una buona fonte di provitamina A e fornisce anche potassio, vitamina C e rame; può essere un blando lassativo. Secondo alcune tradizioni contadine è possibile prevedere come sarà l’inverno attraverso la “lettura dei semi di cachi”: come? bisogna tagliare i cachi e ricavarne il nocciolo, questo viene aperto a metà e può contenere all’interno delle forme assomigliabili a delle posate di comune utilizzo; se il germoglio è a forma di cucchiaio cadrà molta neve mista a pioggia, se è a forma di forchetta ci si deve aspettare un inverno mite con neve leggera mentre se è a forma di coltello aspettiamoci un inverno ‘tagliente’ con venti forti e gelici. Buon divertimento!
Dott.ssa Lucia D’Anzi – biologa nutrizionista
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