22 Lug L’importanza dei sali minerali
I sali minerali sono nutrienti essenziali, cioè quei nutrienti che non possono essere sintetizzati dal nostro organismo e quindi devono necessariamente essere introdotti con l’alimentazione. Il loro introito giornaliero è relativamente basso e questo indica che ne basta una minima quantità per svolgere delle funzioni basilari; essi infatti devono essere introdotti nell’ordine di grammi e addirittura milligrammi e per questo vengono definiti ‘microminerali’. Il loro ruolo è prettamente funzionale, cioè non danno un contributo energetico ma regolatorio per cui è importante che arrivino alle cellule ogni giorno. La mancanza di sali minerali, come di vitamine (altra classe di micronutrienti) genera vere e proprie sindromi da carenza che sono eliminabili se si elimina la causa della carenza ovvero si introduce l’alimento con i pasti. Sono principalmente presenti in frutta e verdura. Conosciamoli brevemente:
- calcio: presente in latte, formaggi, vegetali e legumi secchi; interviene nella formazione delle ossa e dei denti, nella coagulazione sanguigna e nella trasmissione nervosa la sua carenza comporta rallentamento della crescita, osteoporosi e convulsioni
- fosforo: presente in latte, formaggi, yogurt, carne, pollame, pesce e cereali; interviene nella formazione delle ossa e dei denti, nell’equilibrio osseo e nel bilancio acido-base. Il suo deficit comporta stanchezza, perdita di calcio e demineralizzazione delle ossa
- potassio: presente nei vegetali, fagioli, patate, banane, latte, caffè e tè; svolge un ruolo nel bilanciamento dei fluidi, nella trasmissione nervosa e nel bilancio acido-base. La sua carenza comporta crampi muscolari, ritmo cardiaco irregolare, confusione mentale e perdita dell’appetito.
- zolfo e zinco: la loro fonte alimentare è sconosciuta ma il primo viene ottenuto dal metabolismo delle proteine della dieta e dai conservanti dei cibi mentre il secondo è ampiamente distribuito in tutti i cibi; intervengono nel funzionamento epatico, nel bilancio acido-base e lo zinco è un costituente degli enzimi coinvolti nella digestione. La carenza è estremamente difficile
- sodio e cloro: presenti nel comune sale da cucina; intervengono nel bilancio acido-base, nel bilancio dell’acqua corporea e nelle funzioni nervose. La carenza causa crampi muscolari, apatia mentale e ridotto appetito, attenzione però ad un eccesso che va a causare un aumento della pressione arteriosa
- magnesio: presente in cereali e vegetali verdi; attiva enzimi coinvolti nella sintesi proteica ed un suo deficit causa problemi della crescita e disturbi del comportamento
- ferro: presente in uova, carne magra, legumi, cereali e vegetali; è un costituente dell’emoglobina e degli enzimi coinvolti nel metabolismo energetico. Il deficit comporta stanchezza e ridotta resistenza alle infezioni. Un suo eccesso che può causare siderosi e cirrosi epatica
- fluoro: presente in acqua da bere, tè e pesce; può essere importante nel metabolismo della struttura ossea e una sua carenza va ad alterare la formazione dei denti
- rame e cromo: sono presenti in carne ed acqua da bere il primo e legumi, cereali ed oli vegetali il secondo. Sono i costituenti di molti enzimi; raramente si riscontra una loro carenza nell’uomo
- selenio: presente in carne, pesce e cereali, svolge le sue funzioni in associazione con la vitamina E.
Dott.ssa Lucia D’Anzi – biologa nutrizionista
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