05 Feb Acido folico essenziale non solo in gravidanza
Conosciuta soprattutto per la sua importanza durante la gravidanza, la vitamina B9, meglio nota come acido folico, è fondamentale in qualunque momento della vita in quanto coinvolta in numerosi processi essenziali per l’organismo, a prescindere dal sesso e dalle circostanze.
Fortunatamente, assumerla in quantità adeguate è generalmente semplice dal momento che questo microelemento è ampiamente diffuso in natura e presente in numerosi alimenti comunemente consumati nell’ambito di una dieta sana e bilanciata. Tuttavia, in gravidanza e in altre situazioni che ne aumentano il fabbisogno o ne riducono l’assorbimento, diventa necessario prevedere integrazioni mirate.
L’acido folico o vitamina B9 è una vitamina idrosolubile essenziale per la sintesi del DNA e delle proteine, due processi indispensabili per la crescita, il metabolismo e la replicazione cellulare, senza i quali sarebbe impossibile non soltanto rinnovare i tessuti dell’organismo, ma anche garantire il generale funzionamento di quest’ultimo.
Essendo necessaria per la replicazione cellulare, la vitamina B9 è particolarmente richiesta da tessuti in crescita e sottoposti a un ricambio cellulare molto rapido. In particolare, questo micronutriente è un supporto insostituibile per la sintesi dell’emoglobina e la formazione dei globuli rossi, per la proliferazione e la differenziazione dei tessuti embrionali e, soprattutto, per lo sviluppo del sistema nervoso del feto durante la gravidanza.
La vitamina B9 continua, poi, a essere importante per il buon funzionamento del sistema nervoso in tutte le epoche della vita, nonché per una piena efficienza degli organi sessuali e il mantenimento della fertilità sia femminile che maschile.
Il periodo più critico per un’eventuale carenza di acido folico è indubbiamente quello della gravidanza e delle settimane che la precedono.
Livelli insufficienti di questa vitamina, infatti, pregiudicano lo sviluppo del sistema nervoso centrale del feto (che si forma soprattutto nel primo mese di gestazione, ma che continua a maturare e a perfezionarsi durante tutto il primo anno di vita del bambino) ed espongono a un elevato rischio di spina bifida (incompleta chiusura della parte inferiore del tubo neurale), anencefalia (incompleto sviluppo del cervello), encefalocele (malformazione cerebrale simile a un’ernia) e ad altre malformazioni congenite, a partire dalla labio-palatoschisi e da alcuni difetti cardiaci congeniti.
Negli alimenti naturali la vitamina B9 è presente in forma di folato contenuto in verdura a foglia verde (come spinaci, broccoli, asparagi, lattuga, rucola, verze ecc.), pomodori, legumi (fagioli, piselli, lenticchie, ceci ecc.), la frutta (principalmente, kiwi, fragole e arance) e la frutta secca (come mandorle e noci). Altre interessanti fonti di vitamina B9 sono il germe di grano, il lievito di birra e i cereali.
Per quanto riguarda i cibi di origine animale, a contenere buone quantità di folati sono principalmente il fegato e le frattaglie, così come alcuni formaggi e le uova.
No Comments