29 Ott PT o PTT: significato e differenze
Chi non ha mai eseguito un prelievo di routine e visto, tra i vari esami, 2 sigle curiose e molto simili tra loro, ovvero PT e PTT?
Questi sono esami che consentono di valutare il tempo di coagulazione del sangue, importante da tenere sotto controllo prima di interventi chirurgici, nei pazienti con malattie del sangue, come le emofilie, e nei pazienti che sono in terapia con farmaci come eparina e anticoagulanti orali (tipo il Coumadin).
PT e PTT: calcolare il tempo di coagulazione del sangue
I due test utili a valutare la coagulazione sono il Tempo di Protrombina (PT) e il Tempo di Tromboplastina Parziale Attivata (PTT o APTT).
A cosa serve conoscere il PT e PTT
Se il PT è il tempo di protrombina espresso in secondi, l’INR (Rapporto internazionale normalizzato) è il tempo di protrombina espresso come rapporto, in cui oltre al tempo si tiene conto del reagente tromboplastinico utilizzato. È un valore utilizzato per le persone in terapia con anticoagulanti orali.
- l’emofilia A e B;
- in difetti di sintesi dei fattori della coagulazione;
- nei deficit da vitamina K;
- nelle malattie epatiche;
- in caso di coagulazione intravasale disseminata (CID);
- malattie autoimmuni.
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