13 Ago Burro o margarina: differenze e quale preferire
Da tanti anni, ormai, è acceso il dibattito su cosa sia il prodotto migliore in termini di calorie, proprietà, gusto e benefici tra il burro e la margarina.
La prima sostanziale differenza tra il burro e la margarina è l’origine: il burro ha un’origine animale mentre la margarina è di origine vegetale. Differiscono, difatti, per metodo di preparazione, ingredienti, sapore, valore nutritivo e tipo di acidi grassi contenuti.
Il burro è un derivato del latte e si ottiene attraverso un procedimento di affioramento o di centrifugazione, la parte grassa sospesa viene poi pastorizzata e lavorata fino all’ottenimento di un prodotto compatto e omogeneo. Il burro, per essere chiamato tale, deve contenere almeno l’82% di materia grassa, il 2% di estratto secco e non più del 16% di acqua. Il burro è un alimento facilmente digeribile in quanto composto da grassi a “catena corta” che riescono a sciogliersi a una temperatura di 30°C o inferiore, quindi si sciolgono con naturalezza nel corpo.
La margarina, invece, è composta per l’84% da grassi. È un’emulsione di oli vegetali ed acqua, solidificata attraverso un processo industriale che compatta gli oli di semi tramite l’idrogenazione dei grassi. Questa tecnica però, ha il difetto di trasformare i grassi contenuti negli oli di semi in grassi “trans”, ritenuti nocivi per l’organismo perché capaci di aumentare il livello di colesterolo nel sangue.
Il burro contiene 758 calorie ogni 100 grammi di prodotto, ha un alto potere saziante, ed essendo un derivato del latte, contiene molte sostanze che tipicamente lo caratterizzano quali proteine, carboidrati, minerali come calcio, fosforo e potassio e le vitamine A e D, fondamentali per il nostro organismo.
Inoltre, il burro contiene una buona percentuale di colesterolo, ed è per questo che è stato inventato anche il burro a ridotto contenuto di colesterolo, ideale per chi soffre di patologie cardiovascolari.
La margarina contiene 760 calorie per 100 grammi di prodotto e non ha colesterolo ma, in compenso, i suoi grassi idrogenati si trasformano in acidi grassi “trans” che aumentano il livello di colesterolo LDL nel sangue favorendo l’insorgenza di patologie anche gravi come l’aterosclerosi.
Sin dal principio della sua produzione (e invenzione) la margarina è stata demonizzata in quanto tutt’altro che alimento “naturale” anzi, profondamente “artificiale”. Nonostante ciò, però, negli anni è riuscita a diffondersi grazie al suo minor costo rispetto al burro al quale, infatti, è stato preferito sia per consumo personale che dalle industrie produttrici.
È chiaro, quindi, che il burro è da preferirsi alla margarina in quanto alimento naturale, diretto derivato del latte e per questo contenente molte vitamine, minerali e proteine essenziali per l’organismo, contro una margarina che non solo non ne contiene ma vede, in fase di lavorazione, l’aggiunta di sostanze di arricchimento come l’omega-3 o i fitosteroli.
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