08 Lug La rucola a sostegno della fertilità maschile
Non a tutti piace per via del suo sapore pungente, ma la rucola è davvero ricca di proprietà come quella di essere, potenzialmente, un “guardiano” della fertilità maschile. Gli additivi chimici provenienti da alimenti e bevande contaminati da particelle plastiche, come, e soprattutto, i BPA (bisfenolo-A), possono compromettere la vitalità degli spermatozoi e rallentare la loro motilità, con consequenziale compromissione della fertilità degli uomini. La rucola in questi casi potrebbe svolgere un ruolo positivo nella salvaguardia degli spermatozoi dagli additivi chimici della plastica.
La scoperta arriva da uno studio congiunto tra il gruppo di ricerca dell’Università di Padova e quello dell’Università di Jendouba, in Tunisia, che parte da un presupposto: la presenza di additivi chimici nel cibo ha la capacità di compromettere la vitalità degli spermatozoi, rallentarne la motilità e porre seri problemi di infertilità.
Lo studio riguarda in particolare il bisfenolo-A (BPA), un additivo chimico di origine sintetica che migliora le proprietà meccaniche dei materiali utilizzati per le bottiglie di plastica, le capsule del caffè e i rivestimenti per alimenti. Ma il BPA influenza negativamente la funzione cellulare, aumentando la produzione di radicali liberi. Per questo, la presenza di BPA nel cibo può influenzare la vitalità delle cellule spermatiche e rallentare la loro motilità quando ingerite inconsapevolmente dagli uomini.
Secondo la ricerca, è la rucola a contenere quantità molto elevate di antiossidanti tali da inattivare i radicali liberi. Ma come?
Dopo un lungo contatto o a seguito dell’esposizione alle alte temperature, il BPA può essere rilasciato nell’alimento e assunto per ingestione: i suoi effetti sull’uomo sono studiati da anni, tanto che molte industrie produttrici hanno scelto di bandirlo dai prodotti per uso pediatrico.
I ricercatori, dopo un’analisi chimica precisa dei composti contenuti nella rucola, hanno riscontrato che nella pianta sono contenute quantità molto elevate di antiossidanti capaci di inattivare i radicali liberi dell’ossigeno che alterano le più importanti funzioni cellulari inducendone la morte (apoptosi).
Poiché il BPA influenza negativamente le funzioni cellulari inducendo un’incrementata produzione di radicali liberi, i ricercatori hanno eseguito alcuni test su spermatozoi utilizzando un trattamento con l’estratto di rucola a concentrazioni crescenti.
L’estratto di rucola si è dimostrato capace di contrastare, già a bassissimi dosaggi, gli effetti tossici del BPA sulle cellule spermatiche, proprio attraverso la loro azione antiossidante.
Sembra, quindi, abbastanza chiaro che, nonostante sia un alimento poco considerato, in realtà, nasconda degli importanti benefici, soprattutto per l’uomo e la sua fertilità tali da far sperare nella realizzazione, in un futuro non troppo lontano, di integratori a base di estratto di rucola da poter somministrare in via preventiva e non solo agli uomini in età riproduttiva.
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