25 Mar La dieta del piccolo calciatore: coniugare crescita e sport
Sarà l’aria della Pasqua imminente, sarà la deformazione professionale, ma gli unici “Pulcini” ai quali riesco a pensare oggi sono la categoria di piccoli calciatori compresa tra i 5 e 12 anni d’età.
Tra la scuola, i compiti, gli allenamenti e le partite, il ritmo di vita diventa frenetico e, considerando anche tutti gli impegni dei genitori, spesso si finisce col mangiare male e a risentirne è la performance sul campo.
La prima cosa da ricordare è che la partita più importante da vincere è quella contro le cattive abitudini alimentari.
Faccio prima una premessa fondamentale: l’alimentazione varia in funzioni di molteplici parametri, ossia:
- numero degli allenamenti;
- orario in cui viene svolto l’allenamento;
- ruolo svolto in campo (attaccante e portiere non possono avere la stessa alimentazione);
- ora della partita e, in base a ciò, anche l’ora e la composizione dei pasti prima della gara e del giorno prima della gara sono molto variabili;
- età;
- altri parametri soggettivi.
E’ ovvio quindi che il piano alimentare deve essere elaborato da un professionista della nutrizione del settore e deve essere personalizzato per ogni piccolo calciatore.
Detto questo, vediamo insieme una giornata alimentare tipica di un piccolo calciatore tenendo conto anche di quanto stabilito dalla Lega Nazionale Dilettanti:
Colazione
Niente scuse! Basta alzarsi qualche minuto prima per preparare una colazione sana. Siccome in genere l’allenamento è svolto tra le 15 e le 19, la colazione deve essere abbondante e potrebbe comprendere:
- Fette biscottate con marmellata o cioccolata o miele;
- Una fetta di torta fatta in casa;
- 1 frutto di stagione o macedonia;
- Latte caldo o yogurt;
- Biscotti o brioche integrale;
- Cornflakes o barretta di cereali;
- Una spremuta di frutta fresca;
- 1 volta a settimana un uovo alla coque e prosciutto crudo.
Evitare merendine e succhi di frutta zuccherati.
Spuntino di metà mattina
Se la colazione è stata abbondante va bene anche un frutto fresco di stagione.
Se la colazione non è stata abbondante allora si può scegliere tra:
- panino piccolo con bresaola o prosciutto crudo o speck;
- una barretta energetica;
- un toast;
Evitare sempre merendine, pizzette, patatine, succhi di frutta zuccherati ecc.
Pranzo
- Un piatto di pasta;
- Un secondo con contorno di verdure di stagione e una fettina di pane;
- Un frutto fresco di stagione;
NB. Consigli da seguire sia a pranzo che a cena:
- 2 porzioni di verdura al giorno variando sempre il tipo e scegliendo sempre quella di stagione. Il consumarla cruda o cotta dipende molto a seconda dell’ora della gara, del giorno (se di allenamento, se pre-gara o se di gara);
- 3 porzioni di frutta fresca di stagione al giorno di cui 1 a pranzo e 1 a cena;
- Come condimento prediligere poco olio extravergine di oliva a crudo;
- Latticini 1-2 volte a settimana;
- Uova 1 volta a settimana;
- Carne 3 volte a settimana prediligendo quella bianca;
- Pesce 3 volte a settimana;
- Legumi 3 volte a settimana;
Evitare di consumare un pranzo veloce costituito da prodotti da forno acquistate al bar (esempio: no a focacce, panino con insaccati, pizzetta, ecc.)
Merenda pomeridiana
- Frullato di latte e frutta;
- Fette biscottate;
- 1 frutto fresco di stagione;
Cena
Per la cena valgono le stesse indicazioni del pranzo, ma sarebbe preferibile consumare solo un secondo con contorno di verdure fresche di stagione, 1 fetta di pane e 1 frutto fresco di stagione.
Idratazione
Consumare almeno 2 litri di acqua al giorno. Ricordarsi di bere di più nel giorno della gara sia nelle ore e nei minuti che precedono la gara, che durante e dopo la gara. In generale preferire:
- Prima della gara: acqua;
- Durante il primo tempo: acqua;
- Nell’intervallo: tè al limone tiepido e senza zucchero (altrimenti non disseta) o una bevanda energetica (per ripristinare le vitamine e i sali minerali persi con la sudorazione);
- Dopo la partita: un succo di frutta (non ghiacciato per evitare la congestione gastrica) per il ripristino di vitamine e sali minerali e per abbattere la fatica muscolare.
Concludo dicendovi di ricordare sempre questo esempio: la dieta è un abito, il professionista è il sarto e solo una persona potrà indossare quell’abito cucito su misura per lei.
Buona Pasqua!
Dott.ssa Michela Capuzzoni
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